Mosta conclusiva del Laboratorio Fotografico Creativo – 2018
- Scritto il Aprile 16, 2018
- Da rocco
- In Corsi di fotografia, Creatività, Eventi e Mostre, Laboratorio
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Anche quest’anno il Laboratorio Fotografico Creativo ha trovato il suo momento conclusivo e di visibilità nella mostra inclusa nel circuito fotografico dell’ottava edizione delle Vie delle Foto organizzato dalla vulcanica Lina Simeone. Quest’anno abbiamo avuto la grande fortuna di poter esporre all’Eppinger Caffè di via Dante. Una sede più bella e prestigiosa non potevamo sperare, anche perchè l’inaugurazione della manifestazione si tiene storicamente in questo bar, per cui alcune delle nostre foto sono apparse anche alla tv regionale!
Oltre ai partecipanti al laboratorio di quest’anno si sono aggiunti alcuni amici delle edizione precedenti. Alla fine ci sono stati 18 autori e abbiamo riempito tutti gli spazi liberi del caffè. Una bella soddisfazione per tutti anche perchè per la maggior parte di noi questa è stata la prima esperienza espositiva.
Durante l’inaugurazione c’è stata una notevole presenza, oltre che degli amici e dei parenti, anche di molti curiosi. Molta emozione da parte di tutti quindi e molti apprezzamenti sui lavori esposti.
La mostra sarà visitabile per tutto aprile durante gli orari di apertura del caffè.
A questo punto l’appuntamento è per l’anno prossimo con la quarta edizione del Laboratorio Creativo che inizierà a settembre di quest’anno. Vi aspetto più creativi che mai!!!
Alcune delle foto esposte
- Mauro Andrian
- Daniela Bruss
- Daniela Costantin
- Dario Reggente
- Ermes Cabas
- Fabiana Stranich
- Martina De Faveri
- Rossana Serpo
- Rocco Colavito
Mostra collettiva Madeleine
- Scritto il Gennaio 08, 2018
- Da rocco
- In Bianco e nero, Creatività, Eventi e Mostre
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Dopo circa un mese di esposizione la mostra fotografica collettiva Madeleine chiude. Si è trattato di una mostra in bianco e nero dove si è cercato di sviluppare il tema dei ricordi. E’ stata una bellissima esperienza sia fotografica che umana che ci ha permesso di operare una specie di auto analisi psicologica e di evidenziare aspetti della nostra storia e del nostro carattere che forse non erano evidenti neanche a noi stessi. Il lavoro di gruppo poi ha sviluppato delle sinergie potenti che hanno permesso ad ognuno di noi di esprimersi al meglio.
Un grazie ai compagni di questa avventura: Paolo Bullo in primis che è stato l’ideatore e il propulsore di questa iniziativa e a seguite tutti gli altri Enrico Era, Franca Pizzinato, Fabiana Stranich, Barbara Tognon e Enrico Viezzoli.
La nostra speranza e il nostro auspicio sono quelli di di proseguire in questo percorso di cultura fotografica e amicizia e proporre nel prossimo futuro altre iniziative stimolanti come questa.
- A scuola
- I Salesiani di via dell’Istria
- L’acquario
- Via Muratti 1
- Via Muratti 1
Vivian Maier, una collezionista di scatti
- Scritto il Dicembre 11, 2017
- Da rocco
- In Autori, Eventi e Mostre, Street photography
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Qualche giorno fa ho partecipato ad una conferenza su Vivian Maier organizzata dall’ottimo Massimo Tommasini e tenuto dall’altrettanto ottima e preparata Cristina Bonadei all’Orto Lapidario nel Castello di San Giusto a Trieste.
Devo dire che conoscevo poco e male questa fotografa nata a New York nel 1926 e morta a Chicago nel 2009. La su attività fotografica è rimasta del tutto sconosciuta finchè John Maloof, anche lui americano, giovane figlio di un rigattiere, nel 2007 volendo fare una ricerca sulla città di Chicago e avendo poco materiale iconografico a disposizione, decise di comprare in blocco per 380 dollari, in un’asta, il contenuto di un box zeppo degli oggetti più disparati, espropriati per legge ad una donna che aveva smesso di pagare i canoni di affitto. Mettendo ordine tra le varie cianfrusaglie (cappelli, vestiti, scontrini e perfino assegni di rimborso delle tasse mai riscossi), Maloof reperì una cassa contenente centinaia di negativi e rullini ancora da sviluppare. Era l’archivio appunto della Maier, un vero tesoro rimasto nascosto fino allora.
Maloof dopo aver visionato il materiale capì di aver individuato un genio della street photography e da li è incominciata la scoperta di questo incredibile personaggio e delle sue vicende personali. Se vi interessa vi consiglio di leggere la ricostruzione della storia di Vivian Maier.
Vivian di professione era una bambinaia un po’ strana, molto probabilmente con alcuni disturbi di tipo ossessivo compulsivo che la rendeva una collezionista dell’inutile. Vestiva in maniera demodè e camminava come un militare, ma queste caratteristiche le permettevano comunque di usare la macchina fotografica magistralmente. Il tesoro fotografico scoperto dal giovane Maloof consisteva in poche stampe, migliaia di negativi e centinaia di rullini non sviluppati!!!! Questo vuol dire che a Vivian interessava solo in parte poter rivedere i propri scatti. Per questo l’ho definita “collezionista di scatti” e non di immagini.
Analizzando gli scatti si capisce inoltre che lei raramente scattava due volte per lo stesso soggetto. Per lei valeva il concetto di “buona la prima”. Ovviamente la street photography difficilmente permette di scattare due volte, ma in molti casi i soggetti erano in posa e ciononostante lo scatto comunque era unico. Questo testimonia la capacità tecnica ed espressiva della donna.
Certo, la vera Vivian Maier non la conosceremo mai, molto di quello che si racconta è appunto una ricostruzione, e l’opera stessa di selezione e di pubblicazione che Maloof ha fatto del materiale acquistato è comunque opinabile dato che risulta un’interpretazione soggettiva. Ma proprio per questo alone di mistero e di indistinto che Vivian risulta così affascinante e interessante.